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Archive for the ‘Notizie & Avvenimenti’ Category

Pubblico integralmente la sentenza del TAR Sardegna con cui è stata autorizzata la ripresa dei lavori nella cava di Bia Segariu da parte della Ditta Locci.

REPUBBLICA  ITALIANA
TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE PER LA SARDEGNA
SEZIONE  SECONDA
Registro Ordinanze: 380/2008
Registro Generale:      731/2008
nelle persone dei Signori:
FRANCESCO SCANO Presidente
MARCO LENSI Cons. , relatore
TITO ARU Cons.
ha pronunciato la seguente
ORDINANZA
nella Camera di Consiglio  del 08 Ottobre 2008
VISTO il ricorso 731/2008  proposto da FRATELLI LOCCI ESTRAZIONI MINERARIE SRL,  rappresentata e difesa dalgli avvocati ANDREA PUBUSA E RICCARDO CABONI, con domicilio eletto in CAGLIARI, VIA TUVERI  N.84  presso lo studio dell’avvocato ANDREA PUBUSA;
contro
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA  rappresentata e difesa dagli avvocati
TIZIANA LEDDA e SONIA SAU, con domicilio eletto in CAGLIARI, VIALE TRENTO  N.69, presso UFFICIO LEGALE REGIONE SARDA ;
per l’annullamento, previa sospensione dell’esecuzione,
del provvedimento del 12/8/2008, prot. n. 12461/Class X.6.4.3 della Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato dell’Industria, a firma del Direttore ad interim del Servizio attività estrattive, recante Comunicazione di avvio del procedimento per l’autoannullamento degli atti adottati con note prot. n. 1590 del 12/2/2008, prot. 1977 del 21/2/2008 e prot. 2593 del 25/2/2008, concernenti la riapertura dell’iter autorizzativo e il trasferimento della titolarità della cava dalla ditta Foddi alla Ditta F.lli Locci in regime di prosecuzione dell’attività di cava in località “Bia Segariu” in agro di Nuraminis, nonché la sospensione cautelare dell’attività estrattiva;
di ogni altro atto presupposto, inerente e conseguente.
VISTO il ricorso, con i relativi allegati, e la contestuale domanda cautelare;
VISTO l’atto di costituzione in giudizio di: REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA;
VISTI gli atti tutti della causa;
NOMINATO relatore per la Camera di Consiglio il Cons. MARCO LENSI, uditi altresì gli avvocati delle parti, come da separato verbale;
VISTO l’art. 21, commi ottavo ed undicesimo, della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, come modificata dall’art. 3, comma primo, della legge 21 luglio 2000, n. 205;
VALUTATA  positivamente la probabilità dell’esito favorevole del ricorso, in relazione alle censure avanzate col ricorso medesimo;
CONSIDERATO, in particolare, che non risulta debitamente considerata la circostanza che il materiale argilloso in questione è destinato a attività di risanamento di siti industriali inquinati;
P.Q.M.
IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE DELLA SARDEGNA
accoglie l’istanza cautelare e, per l’effetto, sospende il provvedimento impugnato del 12/8/2008, nella parte in cui sospende cautelarmene l’attività estrattiva
La presente ordinanza sarà eseguita dalla Amministrazione ed è depositata presso la Segreteria del Tribunale che provvederà a darne comunicazione alle parti.
CAGLIARI, li 08 Ottobre 2008
L’Estensore                                                                    Il Presidente

Depositata in segreteria il 08/10/2008
IL DIRETTORE DI SEZIONE

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Oggi 5 novembre a 24 ore dall’alluvione, a Nuraminis e Villagreca la situazione è sotto controllo.
Nella giornata di ieri le squadre del comune e gli uomini della Protezione Civile hannno lavorato senza soste per ripulire le strade dal fango e dai detriti portati dalla fiumana di acqua e fango che ha attraversato i due centri abitati.
A parte gli allagamenti in alcune case, non vi sono stati danni strutturali ad edifici;mentre le campagne (nel versante verso Serramanna) sono ancora allagate e si sta procedendo ad eliminare i detriti trascinati dall’esondazione nelle strade vicinali.
Nonostante il tempo si sia rimesso al buono sin dall’ora di pranzo di ieri, resta l’allarme maltempo diramato dalla Protezione Civile, allarme che è previsto per tutta la settimana.

Ulteriori aggiornamenti sulla situazione verranno pubblicati immediatamente.

AGGIORNAMENTO  6 NOVEMBRE ORE 20.38

E’ previsto per stanotte un allarme metereologico dovuto ad una probabile onda di piena che potrebbe coinvolgere VIllagreca, causa forti piogge succedutesi sino a tardo pomeriggio nella zona interna.

La Protezione Civile ed i tecnici del Comune di Nuraminis hanno provveduto, per ogni evenienza, a mettere in sicurezza le zone dove si potrebbero concentrare le acque. I cittadini sono stati avvisati del possibile evento metereologico.

Comunque si presume che, se non vi saranno precipitazioni ulteriori durante la notte, l’allarme potrebbe rientrare. Si consiglia alla popolazione di Villagreca la massima cautela.

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Originariamente postato il 04/11/2008 alle 17.20

Adesso sono le 15 ed il cielo si è aperto. Mentre il sole illumina le campagne allagate e le case in cui i proprietari stanno finendo di buttare fuori l’acqua ed iniziando la conta dei danni, sembra che il nubifragio di questa notte sia soltanto un brutto sogno.
Purtroppo non è stato un brutto sogno ma la solita (ed inevitabile) triste realtà.
Stavolta è toccato anche a Nuraminis fare i conti col maltempo che lo ha colpito stanotte come la quasi totalità della Sardegna.
Premetto subito che se a Nuraminis non fossero già stati effettuati dei lavori di contenimento idrogeologico la risultante sarebbe stata molto più tragica di come è stata.
Tutto è iniziato stanotte (4 Novembre 2008) verso le quattro e mezzo del mattino con una serie di lampi e tuoni che ha svegliato gran parte della popolazione. Mentre la notte veniva illuminata dai lampi, ha iniziato a cadere la pioggia e che pioggia! Spinta dalle raffiche di vento provenienti dal mare, la pioggia ha iniziato a sferzare con violenza il paese ed a battere sui vetri delle finestre.
La cosa è continuata per almeno due ore per poi iniziare ad attenuarsi: sembrava il solito temporale autunnale ma, dopo una ventina di minuti il temporale riprendeva con rinnovato vigore rovesciando la pioggia battente mista a grandine.
La cosa è continuata così sino alle 7 del mattino circa alternando raffiche di pioggia e vento fortissimi con momenti di relativa quiete.
Alle luci dell’alba la situazione che si è presentata agli uomini della Protezione Civile di Nuraminis e dei Vigili del Fuoco è stata di un paese allagato in cui l’acqua mista a fango scorreva con la violenza di un fiume in piena nelle strade del paese e di una distesa di campagne completamente allagate.
Sin dalle prime ore del giorno gli uomini della Protezione Civile di Nuraminis insieme ad operai e tecnici del Comune hanno iniziato a prestare i primi soccorsi agli sfortunati abitanti le cui case si sono allagate e ripulendo dai detriti e dal fango strade, tombini, canali di scolo e quant’altro intasato dai detriti portati dalle acque che hanno attraversato il paese.
Ma la zona più colpita è stata Villagreca dove un fiume di fango ha coperto letteralmente tutte le strade della frazione e dove si sono concentrati gli sforzi dei soccorritori che hanno salvato, tra l’altro, una signora imprigionata nella sua auto trascinata dalla violenza delle acque e miracolosamente incastratasi su un guard rail che ne ha fermato la corsa.
Sempre a Villagreca, l’esondamento delle acque ha attraversato la SS 131 coprendola di fango e bloccandone il traffico dalle prime ore del mattino, facendo intervenire Polizia Stradale e Vigili del Fuoco che con l’aiuto di volontari e Protezione Civile hanno iniziato l’opera di ripulitura della strada dal fango. Sino alle ore 13 il transito sulla SS131 risultava limitato per i lavori di sgombero.
Ma il panorama più triste si presentava nelle campagne adiacenti al paese, soprattutto quelle dal lato di Serramanna: una palude.
Ettari ed ettari di campi sommersi dall’acqua, piantagioni andate distrutte dall’acqua che, superati gli argini dei canali di contenimento, ha esondato invadendo strade vicinali e sommergendo tutto al suo passaggio.
Insieme ad alcuni amministratori del comune di Nuraminis abbiamo effettuato una ricognizione nelle campagne dalle 10.30 del mattino sino all’ora di pranzo e, nonostante le acque si fossero già ritirate da qualche ora, lo spettacolo non è stato dei migliori: campi ridotti a paludi, piantagioni e vigneti letteralmente allagati, campi di carciofi distrutti dall’opera combinata dell’esondamento e dalla grandine, capi di allevamento morti annegati, fango dappertutto.
Una cosa che ho potuto notare (e filmare) è stato il discutibile stato in cui si trovavano i canali di scolo e di tenuta acque: fondo non dragato, crescita di canne dappertutto, cespugli. Il perfetto manuale di come non si devono tenere i canali di scolo e di contenimento delle acque.
Difatti, il proliferare dei canneti dentro i canali ha fatto si che l’acqua, trovando una notevole resistenza nel passaggio in questi canali, ha cercato altre strade allagando tutto; con tutta probabilità se si fossero tenuti sgombri i canali si sarebbero potuti minimizzare i danni e non si sarebbe andato incontro a questo disastro che mette in ginocchio la già asfittica e poco remunerativa attività agricola della zona.
La conta dei danni è in corso mentre tutti gli amministratori sono in giro nelle zone colpite per rendersi conto della gravità dei danni, coordinare gli interventi che ancora sono in corso e verificare la tenuta degli interventi effettuati in questa convulsa mattinata.
Secondo alcune valutazioni, nel caso si ripetesse un temporale quale quello di stanotte, il bilancio dei danni salirebbe a dismisura poichè le (scarse) capacità di assorbimento dell’acqua da parte dei campi circondario sono attualmente al livello di saturazione.
Ciò comporta alcune riflessioni su quanto si sia fatto sino ad oggi nel settore idrogeologico in Sardegna. luogo in cui, tra quartieri costruiti su vecchi letti di fiumi e canali in cui si lasciano crescere liberamente piantagioni di canneti o ci si dimentica di dragare il fondo, ci si ritrova, dopo un temporale serio ad ammirare lo scenario di immense paludi, abitazioni invase dal fango, persone salvate per miracolo dalla furia di acqua e fango. Subito dopo si versano fiumi di inchiostro sull’argomento, si chiedono a gran voce commissioni di inchiesta, commissari straordinari, risarcimenti, progetti nuovi ed interventi celeri e poi, dopo qualche mese, nessuno ne parla più.
Sino all’alluvione prossima ventura.

(Giorgio Ghiglieri da iSardi.net)

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